... nella foresta.
In Giappone, lo Shinrin Yoku (letteralmente bagno nella foresta) esiste dagli anni ottanta.
Con l’avvento della società moderna le città hanno iniziato a rappresentare una sicurezza contro le possibili aggressioni della natura. Ora sappiamo che questo atteggiamento è sbagliato e che possiamo parlare addirittura di disturbi da deficit di natura
Shinrin -Yoku
Lo Shinrin-Yoku è efficace contro stati ansiosi e depressivi, per abbassare la pressione, per ridurre lo stress, per il recupero dopo un intervento chirurgico e dopo una malattia, per il miglioramento del sonno, per l’aumento di energia (positiva) ed infine anche per migliorare la sindrome di iperattività giovanile ADHD
Recentemente, gli studi sui benefici dello #shinrinyoku hanno preso una piega molto più scientifica. La ricerca più importante sull’argomento è condotta dal Professore Qing Li, MD, PhD, ricercatore e professore alla scuola di medicina Nippone di Tokyo e Vice Presidente e Segretario Generale della Società di Medicina della Foresta, editore anche del libro #ForestMedicine.
Se andate su YouTube troverete dei video (in inglese) dove spiega la sua ricerca in maggior dettaglio.
Qing Li dimostra come la terapia della foresta abbassa la pressione, rallenta i battiti del cuore, abbassa il livello di cortisolo (ormone dello stress) e combatte la depressione. Aumenta le attività nervose parasimpatiche mentre abbassa quelle del sistema nervoso simpatico. Si pensa anche che la terapia della foresta stimoli la creatività.
Secondo il Professore Qing Li, l’effetto più importante avviene al livello olfattivo grazie ai #fitoncidi, cioè gli aromi degli alberi ed in particolare le varietà di pino. Questi fitoncidi aumentano le nostre cellule NK nel copro (NK = natural killers = assassini naturali) che avrebbero la capacità di combattere i tumori e le cellule infette da virus. Ovviamente da buon patriota ci spiega che i fitoncidi più efficaci siano quelli del pino Giapponese … MA anche in Europa si studiano gli effetti della Forest Therapy, e in Italia (evviva) il ricercatore biologico Marco Neri e l’agronomo Marco Mencagli collaborano per verificare l’effetto con la vegetazione mediterranea con ottimi risultati simili a quelli del Giappone. Quindi non dovete salire sul primo volo per il Giappone. Potete tranquillamente fare il “bagno” in Italia.
Sempre in Europa studi importanti sono quelli di Mike Moore, studioso di patologia e tossicologia ambientale alla “European center for environment and human health” dell’università di Exter nel Regno Unito e quelle del ricercatore Jose Antonio Correia, professore di Psicologia Ambientale presso l’Università autonoma di Madrid in Spagna. Correia spiega: “Con l’avvento della società moderna le città hanno iniziato a rappresentare una sicurezza contro le possibili aggressioni della natura. Ora sappiamo che questo atteggiamento è sbagliato e che possiamo parlare addirittura di disturbi da deficit di natura: aumento dell’#obesità, malattie respiratorie, carenza di vitamina D, stress… La città ci offre protezione e comfort, ma il nostro sistema nervoso non si è del tutto adattato all’ambiente urbano e sente dunque la mancanza di una stimolazione da parte dell’ambiente naturale che ha permesso la sopravvivenza della nostra specie”.
Anche negli Stati Uniti molte università conducono ricerche con esiti positivi e articoli sono stati pubblicati nella US National Library of Medicine National Insitute of Health.
A questo punto non mi resta che prescrivervi un buon bagno nella foresta e se proprio proprio non ce la fate, fate ricorso all’aromaterapia e nel diffusore mettete qualche goccia di olio essenziale di cipresso (spesso sono un mix di vari tipi di pini) oppure combinate gli oli essenziali di timo, pino & rosmarino (una o due gocce di ciascuno).
Qualche consiglio pratico di come si fa il “bagno”:
Lo scopo è attivare tutti e 5 i sensi e fare questa passeggiata in maniera attiva è quindi importante osservare gli alberi e la vegetazione, notando la varietà di verde e di colori in generale (vista), ascoltare i suoni come, il vento fra nelle foglie o gli uccelli che cantano (udito), respirare profondamente per inalare i profumi della foresta e delle piante (olfatto) e toccate cortecce, foglie, fiori, pietre (tattile) se in più trovate more di rovo o alberi da frutta allora assaporate (gusto)
Fai un bel respiro!
Piccolo video sui principi del Shinrin Yoku
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